22 marzo 2019 | a cura di Francesca Natalizi | Möbius, Roma
L’associazione culturale Möbius è lieta di invitarvi al suo primo Vernissage “Dissacrazione” a cura di Francesca Natalizi. La mostra ospiterà l’artista Bruno Melappioni in concomitanza con la performance della musicista italo-olandese Grand River.
Bruno Melappioni (classe 1950) attivo nel mondo dell’arte da 40 anni. Durante la sua carriera sperimenta diverse tecniche e materiali che variano dal polistirolo per costruire scenografie teatrali e cinematografiche, al filo di ferro utilizzato per le sculture disegnate nell’aria, passando per il legno, il gesso, la plastica. Lavora con tutti i tipi di tecniche pittoriche: l’acrilico, l’acquarello, la tempera, l’olio. L’ultima espressione pittorica parte dall’analisi del soggetto e dell’oggetto, del vero e del falso e della differenza che intercorre tra l’oggetto osservato, il vero, e l’opera realizzata, il falso. Le sculture in fil di ferro che Melappioni chiama “Ologrammi” nascono dal desiderio di creare disegni in 3D e vi lavora sin dagli anni ’80 creando figure disegnate nell’aria. Sebbene l’artista le definisca “Ologrammi” nascono in realtà ben prima che l’uso del computer ci rendesse familiare questo termine e queste immagini, nascendo dal desiderio di dare tridimensionalità al disegno. “I Pannelli nascono da due chiacchiere con Achille Bonito Oliva che mi consigliava di asciugare il lavoro degli ologrammi così a forza di asciugare è rimasta solo la linea pura e continua.”
La selezione di opere in mostra è una raccolta degli Ologrammi realizzati dall’artista rivisitando le sculture tra le più celebri dell’arte classica, unendo la classicità e la modernità usando linee continue in fil di ferro. La denuncia di Melappioni vede queste sculture “dissacrate” e liberate dalle originarie caratteristiche che ne hanno fatto per secoli le icone di valori, aggiungendo componenti moderne svuotandole della loro antica bellezza canonica. La Nike di Samotracia si dirama nello spazio sostituendo le ali con moderne ali d’aeroplano riportanti il simbolo della Olympic Airlines, compagnia greca fallita portando la nazione a un grande momento di crisi. Le stesse sculture che rappresentavano i valori classici sono ora testimoni della decadenza e del declino della società moderna. Le sue opere con semplici linee librate in aria racchiudono al loro interno ricordi di una storia passata, rinnegandoli utilizzando le stesse forme in chiave ironica.
Fotografie di Miriam Alé